domenica 10 ottobre 2010

0 PixelArt 64.


E' il 1982. Ti senti un grafico. Davanti a te c'è un potentissimo (per il tempo, logicamente...) Commodore 64. Sei armato di tastiera e mouse joystick (scordati pure il roditore...) e tanta fantasia.

KoalaPainter

Il tuo fido computerino ha appena finito di caricare il "KoalaPainter" (da cassetta, "of course", e sul nastro il nome del programma non è nemmeno quello giusto. Sull'etichetta c'è scritto qualcosa come "Dipingiamo64!", per dire...).

Pensa! Se avessi acquistato il programma originale e non possedessi una "cassettina" che ti ha passato sottobanco un compagno di scuola in cambio di cinquemila £ire e di un "Tegolino Del Mulino Bianco" (quello in scala 1:1 degli anni '80, però, non la "Simil-FiestaTiTenta-Dimezzata" attuale...), avresti tra le mani anche un comodissimo "KoalaPad" da maneggiare, non un joystick... Ma tu hai all'incirca 10 anni scarsi e non ti poni il problema... Pensi solo con rammarico al Tegolino che non hai mangiato quand'era l'ora di ricreazione ed il "Piccolo Mugnaio Bianco GialloRosso" fa capolino fra la matassa dei tuoi pensieri, ti fa una sonora pernacchia e scappa via irridendoti!!! Ci rimani un po' male e ti monta dentro un po' di magone. Tra trenta anni o giù di li sarai consapevole di aver "sokato", ma ancora ignori la circostanza e quindi la superi abbastanza in scioltezza...

Maledetto mugnaio! Pure romanista?!?!?!

Fai pace col cervello e torni ad occuparti del "KoalaPainter". Dopo ore ed ore di sforzi abominevoli, perpetrati nel vano tentativo di domare il programma col joystick, hai prodotto un cerchio, un quadrilatero sghembo che nel tuo intento doveva essere un quadrato ed un "simil-triangolo" (che, quando non lo guardi, piange per la vergogna di trovarsi accanto a due altre figure così mal disegnate...). Vorresti salvare il tutto ma riesci solamente a far si che il computer provi a scrivere su un floppy disk che non hai e quindi, un pochino frustrato, rinunci amaramente all'idea di diventare il nuovo Walt Disney italiano.

30 anni dopo di grafica ne capisci assai. Mangi pane e Photoshop a colazione e ti si apre un sorriso a 256 colori denti sulla faccia quando ripensi a quella lontana età dell'oro a 8 carati bit, nella quale la "palette" a disposizione dell'artista digitale contava ben 16 (SEDICI!) colori, gli scanner erano fantascienza ed una "tavoletta grafica" era molto probabilmente un lusso che solo Armando Testa poteva permettersi...

In quell'era nella quale il dithering era tutto, per l'artista/grafico, i maghi dell'accostamento dei pixel (che al tempo erano grossi quanto mattoncini LEGO... I pixel, non i grafici, suvvia! :P ) erano in grado di produrre dei risultati indubbiamente degni di nota, tanto che ancora oggi nostalgici, amatori  e professionisti del settore continuano a produrre opere in vera e propria "PixelArt" per il gusto di farlo ed anche per sbalordire chi abitualmente pensa che al di sotto dei "16 milioni di colori" le immagini abbiano solo qualità visive scadenti...

E' doveroso che vi rifacciate gli occhi.

Puntate i vostri browser sul seguente indirizzo con fiducia: http://c64pixels.com/main.php. Ne vedrete delle belle (è proprio il caso di dirlo! :D ).

"UH! Ma che pizza! Tutta roba statica!!! Noi siamo abituati a Flash, YouPorn YouTube, Grafica 3D che rotea e zumma... Vogliamo di più!!!".

Esigentoni che non siete altro! Provate a visitare le gallerie grafiche e le composizioni artistiche "a tema" di http://www.abc64.de/. Non rimarrete delusi, ve lo garantisco!


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