mercoledì 9 gennaio 2013

0 ILDV: Anno nuovo, vita nuova?


La crisi economica non guarda in faccia nessuno. Questo si sa.

Della serie: se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede comunque benissimo.

Il Davide Videoludico, per scongiurare i funesti effetti di una crisi finanziaria onnivora e galoppante, nelle prime settimane del Dicembre 2012 s'era votato anima e corpo al culto dei "Maya". In tal senso, all'interno del suo "Ristorante Pieghevole™", aveva sapientemente allestito un angolo devozionale provvisto di altare, sul quale quotidianamente sacrificava ettolitri ed ettolitri di maionese perché aveva capito male...

Il culto dei "MaYò"!

Fortunatamente per lui, la buona novella gli giunse sotto forma di telegiornale... Solitamente il Davide non ascoltava mai le notizie del giorno in televisione (fondamentalmente perché non le capiva...). Tipicamente, si accontentava di lasciare l'apparecchio televisivo acceso con l'audio smorzato e, di tanto in tanto, guardava le figure in movimento, rasserenandosi con la placida "ninna nanna" catodica dello sfarfallio a 26 "Hz" del suo televisore antidiluviano. Tuttavia questa volta s'era dimenticato di ammutolire l'apparecchio...

"Guarda che ti sei sbagliato...".

Sul teleschermo c'erano questi inquietanti faccioni piumati ed agghindati stranamente che lo fissavano, mentre la voce fuori campo del giornalista di turno li descriveva come "i Maya", parlando delle loro profezie ed, in generale, di tutti i fenomeni che avevano destato gli interessi del Davide Videoludico sul finire dell'anno...

Improvvisamente, l'illuminazione! S'era tragicamente sbagliato!!!

Il Davide accese al volo il suo computer e, fiondandosi su Internet come se non ci fosse un domani (un evento che, effettivamente, per lui era tutt'altro che improbabile... ;) ) "googlò" come un forsennato "Maia", aspettando con trepidazione il risultato della sua ricerca...

"Ciao, sono Maia!".

Scioccato dalla scoperta, il Davide smantellò in fretta e furia il suo altare, rimpiazzandolo in men che non si dica con un'arnia dedicata al culto "Maiano", nella speranza che l'imenottera creatura fosse caritatevole e lo perdonasse per aver confuso il miele con la maionese... "Sempre giallo è... Sempre giallo è...", biascicava automaticamente il Davide, pietosamente inginocchiato davanti all'arnia mentre, con furia, pregava sgranando convulsamente un rosario tra le mani (ma non nel senso che se lo faceva scorrere tra le dita. No. Lo tormentava proprio, dilaniandolo...). Il "nerd" visse convulsamente tre giorni e due notti di passione mista ad isteria pseudo-religiosa finché, alla vigilia di Natale, non si rese conto che aveva nuovamente travisato la questione... A quel punto, considerando che la fatidica data prevista per la "fine del mondo" era comunque già passata senza colpo ferire, il Davide smantellò l'arnia al grido di: "Che si fottano i Maya, le api e la maionese!!!". Quindi, stremato dall'esperienza, si ritirò nel suo pensatoio (il consueto gabinetto...) e studiò delle contromisure per fronteggiare la crisi in maniera pratica; delle contromisure che non prevedessero l'intervento divino di insetti melliferi e/o lo spreco inconsulto di generi alimentari.

Dopo ore di sforzi, il Davide partorì un'idea rivoluzionaria.

"Devo trovarmi un lavoretto part-time!", annunciò trionfante il "nerd"!

Consultando quindi una bacheca di annunci economici "on-line", il Videoludico si imbattè in una richiesta che faceva al caso suo:

"Pluripremiata casa editrice attiva da decenni nel settore dell'informatica e dell'intrattenimento domestico cerca redattori dalla comprovata esperienza.".

Senza nemmeno terminare di leggere l'annuncio, il Davide si sbarbò, si vestì di tutto punto e si fiondò come una furia negli uffici della "Premiata Ditta", incurante delle festività natalizie. Arrivato sul posto, tampinò selvaggiamente il primo presunto impiegato della casa editrice che gli capitò a tiro, inchiodandolo contro un muro ed urlandogli prepotentemente in faccia: "Io sono il Davide Videoludico! IO SONO IL TUO UOMO!!!". L'impiegato era in realtà un semplice uomo delle pulizie che poco c'entrava con la tanto agognata offerta di lavoro. Tuttavia, essendo un noto omosessuale, egli travisò in maniera decisamente drammatica le parole del Davide e, per tutta risposta, tentò di baciarlo. Inorridito, il Videoludico si negò e, dopo quarantacinque minuti di maldestri tentativi di seduzione contrapposti alle spiegazioni di rito del "nerd", il Davide riuscì finalmente ad estorcere al suo nuovo spasimante l'indirizzo del caporedattore della casa editrice (in cambio di una vaga promessa sulla cui natura è meglio stendere un velo pietoso...).

Nottetempo il Davide, travestitosi da Babbo Natale per non dare troppo nell'occhio, si introdusse furtivamente nella casa del caporedattore della rivista e, sorprendendolo profondamente addormentato nel suo letto, lo aggredì così come aveva fatto in precedenza con l'uomo delle pulizie... Solo che questa volta l'effetto della sua azione fu decisamente più drammatico del previsto. L'uomo si svegliò di soprassalto e, ritrovandosi questo individuo molesto travestito da Babbo Natale a cavalcioni, per poco non morì di un colpo secco. Piangendo, urlando e strepitando, il povero caporedattore implorò pietà, pensando al peggio...

Il Davide, non comprendendo il perché di tanta agitazione, cavò fuori da una tasca un foglio di carta sgualcito e, scendendo dallo stomaco dell'uomo ed accomodandosi sul bordo del suo letto, iniziò a leggere ad alta voce:

"Pluripremiata casa editrice attiva da decenni nel settore dell'informatica e dell'intrattenimento domestico cerca redattori dalla comprovata esperienza.

Io sono il Davide Videoludico. Io sono il vostro uomo!".

Il caporedattore si tranquillizzò, rendendosi improvvisamente conto di avere a che fare con un pazzo che stava semplicemente rispondendo in maniera oltremodo creativa ad un annuncio di lavoro. Non un assassino. Non un ladro. Solo un povero mentecatto che, molto probabilmente, non si rendeva affatto conto della gravità della sua situazione...

"È la notte di Natale. Dobbiamo essere tutti più buoni...", pensò fra sé e sé il redattore capo. "Assecondiamo il demente e vediamo cosa salta fuori. In fondo, con quel cognome li...".

«Dunque, signor Videoludico. Lei vorrebbe proporsi come redattore... Facciamo un provino veloce veloce per testare le sue competenze in materia e le sue capacità linguistiche. Allora vediamo... Mi componga una frase di dieci parole che descriva in maniera concisa il videogioco "Grand Theft Auto"...».

L'uomo, che in cuor suo si aspettava dal Davide una cosa tipo: "Femminicidio, brutalità e violenza in un videogioco dalle grandi prospettive.", non era psicologicamente preparato alla risposta che il Videoludico gli formulò, dopo un quarto d'ora di contorsioni linguistiche e di copiosa sudorazione maleodorante...

Con la scintilla della conoscenza lucida follia che gli illuminava lo sguardo, il Davide fissò i suoi occhi in quelli severi ed impazienti del caporedattore e, con incredibile lentezza, iniziò ad enumerare (contandole sulla punta delle dita...) le seguenti lapidarie parole:

"È... BELLO... PICCHIARE... A... SANGUE... DELLE... BAGASCE... PIENE... DI... MERDA...".

Il mattino seguente, i paramedici giunti sul posto poterono solamente constare lo stato di coma neurovegetativo nel quale versava il povero caporedattore. Lo "shock" era stato troppo violento per lui e la sua coscienza s'era semplicemente spenta come una lampadina. Un processo di autodifesa che gli aveva molto probabilmente risparmiato dei danni neurologici ben più gravi, conservandolo in vita (seppur ridotto alla stregua di un vegetale...).

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