giovedì 15 maggio 2014

0 "Portal": L'originale inviolabile.


Tutti conoscete "Portal", vero?

Sto naturalmente parlando del videogioco-rompicapo pubblicato da "Valve" nel 2007. Paradossi spaziali, portali dimensionali, un "computer" impazzito e torte che mentono sapendo di mentina...

...E se vi dicessi che non solamente la torta è una bugia? ;)

Il primo "Portal". Quello vero... ;)

«Homer è un calcolatore biologico: il collegamento terminale con il passato nonché l'unico canale diretto con il futuro. ...Ma Homer sta morendo e le interconnessioni diventano sempre più labili, di ora in ora. Riuscirai a scoprire qual'è stato il destino del genere umano oppure l'unico portale che ne custodisce il segreto si chiuderà per sempre, lasciandoti drammaticamente solo?».

"Portal" è un interessantissimo esperimento di narrazione interattiva pubblicato nel lontano 1986 da "Activision" per "Amiga", "Commodore 64", "Apple II" e GLaDOS "DOS". ;)

"Portal", nella versione per "Commodore 64".

Nel dettaglio, la versione per "C64" del suddetto gioco è con ogni probabilità il "videogame" più raro e prezioso della storia di questo "home computer".

La fama di questo videogioco deriva massimamente da una serie di fortunate (o sfortunate, a seconda dei punti di vista... ;) ) coincidenze.

In primo luogo, "Portal" è un titolo molto denso di contenuti e propone al giocatore una trama narrativa lunga, complessa ed articolata che ha reso necessario suddividere il codice del videogioco in questione su una valanga di dischetti.

Detto questo, al giorno d'oggi è praticamente impossibile reperire una copia originale di "Portal" che non sia stata in qualche modo compromessa e manipolata dall'uso. In tal senso, il solo atto di caricare il "videogame" per iniziare a giocarci è infatti sufficiente per personalizzare i dischi originali, in quanto il gioco li utilizza fin da subito per salvarci dei dati inerenti il "game" in corso d'opera...

Come se questo dettaglio non bastasse, "Portal" è altresì protetto con dei dispositivi antipirateria molto difficoltosi da scardinare (della serie: sui dischi successivi al primo mancano addirittura le tracce ed i "files" fisici! Puri dati sono stati trascritti in maniera sequenziale sul supporto, senza formattazione, ed è solo ed esclusivamente il "software" a sapere come e dove andare a leggerli...). In tal senso, "Portal" è molto probabilmente uno dei pochissimi videogiochi della storia del "C64" che non è stato mai "crackato" come si deve. Nel dettaglio, l'unica "crack" del gioco esistente al mondo non è una "100%" (ovvero: non garantisce l'assoluta fedeltà dei contenuti originali...) e vari testimoni asseriscono che si blocca al primo cambio di disco... FAIL!

Per contro, l'unica versione funzionante del gioco attualmente disponibile è una "rip UNTOUCHED" dei supporti originali in formato ".G64"...

«".G64"? COSA?! Non ".D64"?! Marte, guarda che ti sbagli... Il ".G64" non l'ho mai sentito nominare in vita mia...».

...E ci credo che tu non l'abbia mai sentito! Il ".G64" è fondamentalmente una copia fisica "RAW" dell'intera superficie del "floppy" e viene utilizzata solamente quando e se tutto il resto fallisce... I "files immagine" così ottenuti sono compatibili solamente con gli emulatori che li supportano ed attualmente NON ESISTE un metodo per ritrasferire queste immagini su supporti fisici reali allo scopo di ricreare dei dischetti funzionanti sull'"hardware" originale...

Morale: per preservare, preservano, ma solo virtualmente...

Unite tutti questi fattori e vi sarà finalmente chiaro il motivo per il quale "Portal" è considerato il "Sacro Graal" dei videogiochi del "Commodore 64". Se mai un domani un "coder" riuscirà ad ottenere dei più comuni ".D64" correttamente funzionanti (e, per natura, tranquillamente trasferibili anche sull'"hardware originale"... :) ), egli sarà indubbiamente incoronato "Re Dei Crackers" dall'intera comunità "sessantaquattrista" mondiale...

"Hail to the King!".

Fino a quando quel giorno non arriverà, voi come me avete due alternative due: giocare "Portal" con i ".G64" solo ed esclusivamente in emulazione, cercando di capire perché mentre cercavamo di raggiungere "61 Cygni", sulla terra le città si sono desertificate, le automobilisti si sono tutte arrugginite e ricoperte di muschio ed, in generale, l'uomo è scomparso... :D

La seconda?

Scaricare e leggere "Portal: A Dataspace Retrieval" (Rob Swigart, 1987): il corposo romanzo che ripercorre fedelmente ed integralmente l'intera narrazione del videogioco in questione (che, in fin dei conti, essendo stato fin da subito inteso e concepito come un'"interactive novel", deve necessariamente essere letto, in qualche modo... Quindi stateci! :P ).

Per di più, il libro è disponibile sotto forma di "ebook" gratuito per esplicita concessione dell'autore! ;)

In conclusione, se vi piace leggere, vi piace la fantascienza, masticate l'inglese ed avete un lettore in grado di digerire il formato ".LRF" (al limite ripiegate su "Calibre"... :P ), non lasciatevelo sfuggire!

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